- Racconti pag. 3/5 - |
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- Una medievista con la faccia da cartone animato - 1 - Romanzo chick lit |
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“Bene e... che cosa studia signorina?” La voce leggermente gracchiante della donna sulla quarantina che da dietro ai suoi occhiali mi fissa con aria superiore mi riporta ai miei doveri di brava ragazza disoccupata che cerca lavoro. “Storia Medievale” rispondo con un lieve sorriso. La tizia assume un’espressione tra la meraviglia e l’orrore che mi pare di aver già visto da qualche parte. Mi ripete la domanda, certa di avere capito male. Inizio ad avere timore di ciò che mi aspetta nei prossimi cinque minuti. “Sì, mi sto laureando in Storia Medievale, ha presente... Carlo Magno, la Santa Inquisizione, Gregorio VII, Guglielmo da Baskerville... non necessariamente in quest’ordine...” spiego in tono neutro. Sono quasi certa che non ha capito la battuta.
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- Prima della partenza - Sentimenti |
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Non era ancora l’alba quando l’inquilino del piano di sopra ruppe con un forte tonfo il silenzio irreale della camera. “Ecco il matto che ricomincia” pensò tra sé e sé, sdraiata sul morbido letto, con le braccia incrociate sotto al cuscino. Tese l’orecchio, attendendosi un altra prova della follia di quello squilibrato, ma con suo grande stupore la pace tornò subito a regnare sovrana. “Ora manca solo il rito del gatto lanciato dalla finestra e allora sarà un’altra bella giornata…” sospirò silenziosa.
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- Come spazzatura - Sentimenti |
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Quella mattina si era chiesta a lungo cosa fosse meglio indossare. In fin dei conti non era un giorno come un altro, si stava parlando di un’occasione irripetibile: voleva conoscere la verità attraverso i suoi occhi, cercare una risposta, una conferma. Lasciò sulla sedia la sua divisa, come l’aveva definita con disprezzo Elena l’ultima volta, prima dell’addio: via i jeans e la camicia bianca, aveva scaravoltato tutto l’armadio per ritrovare, abbandonato in un angolo, un vecchio abitino di un colore rosa pallido. Orrendo. Gli aveva abbinato un paio di sandali alti, che non metteva più da otto anni ma che erano tornati di moda. Terribili. La giacca, quella che le aveva regalato lei per il suo compleanno, non aveva avuto cuore di lasciarla, e poi era la sua preferita e sull’abito ci stava bene. Aveva avuto il coraggio di darle della sciatta, ma sapeva che cosa significava “sciattezza”?
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- Fuga - Sentimenti |
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“Forse dovremmo iniziare parlare di convivenza, o matrimonio...” “Non posso amore, non ho denaro a sufficienza e serve una casa.” “Ma è dieci anni che siamo insieme, io ho risparmiato qualcosa, tu?” “Ho un sacco di debiti da pagare, lo sai quell’eredità. Non sono due euro!” “Capisco, ma avrei desiderio di certezze, Paolo...” “Le hai! Ti amo, che vuoi di più?” “Vorrei vivere con te, svegliarmi con te al mattino, condividere la vita con te, amarti quando ne sento il desiderio e non quando c’è una casa libera...” “Questo lo avrai quando si potrà, accontentati ora.”
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