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L'indole di Drewenna cantata dal Bardo Taliesin - Fantasy

 
“Orsù dunque ascoltate Voi, che mi chiedete com’è possibile che una piccola fanciulla delle Terre del Nord abbia potuto diventare Sacerdotessa di uno dei Regni più grandi di tutti i luoghi conosciuti… ogni sera davanti al fuoco Vi diletto coi miei racconti, ma ancora nessuno questo lo aveva raccontato, poiché non se ne trova come questo… incredibile certo, poiché lega con fili d’Oro e d’Argento questo Mondo e quell’Altro. Quella fanciulla di cui mi chiedete, quella fanciulla nomata Drewenna, che solo gli Dei sanno perché è stata Eletta… ora di quella fanciulla io Vi dirò. Lo sanno solo gli Dei, che onoro e ai quali mi inchino, chiedendo a Brigit di illuminare e guidare la mia mente per meglio raccontarVi questa storia… come Ella ha in cuore
Donna di grande bellezza e intelligenza, ultima della stirpe dei Druidi delle Terre dei Tuatha de Danaan, discendenti della Dea della Conoscenza Dana; la dolce Drewenna, esponente da parte di Madre della Grande Stirpe di Brigit, Dea della Saggezza, è figlia della nipote di Ecnè, dio della Sapienza e della Poesia, figlio di tutti e tre i figli di Brigit, che furono Brian (figlio del Dio Tuiren, uccisore di Cian Dio artigiano, nella battaglia di Magh Tuireadh), Iuchar e Iucharba; la fiera Drewenna, discendente della stessa Brigit dea della Guarigione, del Fuoco, dei Fabbri, della Poesia, della Saggezza e della Fecondità, protettrice di Poeti, Fabbri e Guaritori. All’Ombra di Tale Stirpe Ella è nata.

Ella nasce e cresce nelle terre del Nord, guidata dai Saggi Druidi del villaggio, incaricati da Ecnè di insegnarle tutto lo scibile immanente e trascendente. Fieri dell’indole orgogliosa ma dolce della fanciulla, che ben si addice alle femmine del popolo a cui appartiene, le insegnano i principi della Guarigione mediante l’alchimia delle piante, i delicati principi del Controllo degli elementi meteorologici, i principi del Combattimento, i principi dell’Astrologia, dell’Interpretazione dei Sogni e delle Scienze Esoteriche, i principi della Giustizia e dell’Insegnamento, e i fondamentali Precetti Religiosi, senza i quali Ella non potrebbe fare retto uso delle sue Conoscenze. Stupiti dall’acume del suo ingegno e della sua sensibilità, a cui nulla sfugge, neppure la più lieve sfumatura nel Cuore dell’Uomo che non può nascondersi al suo profondo Sguardo, la vedono fiorire e maturare sotto l’ala protettiva e benevola della Dea Brigit. Drewenna, libera e vitale, docile e al contempo selvatica, intelligente e al contempo testarda, cresce all’ombra degli Insegnamenti che forgiano il suo carattere, rafforzandolo ed elevandolo, e si prepara in tal modo al Suo Viaggio in solitudine attraverso Terre a lei sconosciute, Viaggio necessario per completare la sua Costante Maturazione, la sua Crescita Cognitiva, la sua Elevazione Spirituale.

Ella lascia il Suo villaggio all’età di diciannove anni, e nei lunghi anni a venire visita i Mistici Santuari di Carnac e di Stonehenge assaporandone l’Aura Magica, fermandosi a compiere riti coi Druidi custodi di tali luoghi; in due anni di peregrinazioni incontra numerosi villaggi e tribù, e ogni volta sosta giorni, settimane, mesi per conoscere, interrogare, imparare nuove nozioni dai Saggi e colmare il suo Desiderio di Sapere. Ogni volta riprende il suo cammino, lasciandosi ogni cosa alle spalle ma serbando tutto nel suo cuore e nella sua memoria. Dalle terre del Nord fino alle Terre di Mezzo, in cammino, avvolta in un mantello nero come la notte, protetta dalla Grande Madre, da potenti amuleti e dalla forza della sua Fede. Altri due anni… lunghi e perigliosi, tra buie foreste, verdi prati, sassi lunari, cieli incastonati di preziose stelle a cui i suoi occhi di Donna parevano aver rubato la luce divina. Attraversate con difficoltà e coraggio le Terre di Nessuno, a cui sopravvive solo grazie alla sua perizia nell’uso della Sacra Spada donatale dal Druido Bricto suo Nonno, grande guerriero, giunge in un Regno, già cantato da numerosi Bardi: il Regnum di MediAevi, guidato da un Imperatore Illuminato, il cui nome è Carolus, e da un Principe Viaggiatore, il cui nome e’ Fedro. Ella, sorpresa da questo luogo così peculiare, vinta dal fascino di questa oasi serena, così diversa dal Mondo che aveva visto sino a quel momento, a volte bestiale, cupo e violento, decide di fermarsi e presentarsi ai Regnanti, per chiedere Sacra Ospitalità. Con la conoscenza tra i Regnanti e Drewenna, la Druida Straniera giunta dal Nord, ha inizio la Storia...”

Taliesin smette di accarezzare le corde dell’arpa con le sue dita, e guarda i volti assorti degli ascoltatori… uno degli avventori si alza e gli porge un boccale di sidro… il Bardo sorride, beve un sorso, poi ricomincia ad accarezzare il suo strumento con perizia, e continua a raccontare...

“Ella, accolta Ospite dai Regnanti, decide di contribuire col proprio Sapere all’ampliamento di tale Meraviglia... fa costruire dai mastri muratori una casa nella foresta alle porte della Città, ove poter abitare e trovare riparo, da cui ogni giorno si allontana per cercare erbe e sentieri nuovi, e per far visita al Regno. Col tempo, Ella inizia a istruire quasi per gioco i bambini del villaggio, che attirati dalla sua Aura di mistero, apprendono in fretta dai suoi insegnamenti; i cittadini, prima diffidenti, imparano a conoscerla, e ad apprezzarla nella sua semplicità; sincera e mai eccessiva, attenta e serena, spesso viene chiamata a dare consiglio in contese nate tra cittadini; come ape operosa, si occupa delle anime di coloro che necessitano di aiuto; si dimostra donna di grande saggezza e moderazione. Col suo comportamento si merita la fiducia dei Nobili, che la nominano Nobile Sacerdotessa del Regno con la benedizione degli Dei. Ella, nuova Guida Spirituale sensibile e acuta, accortasi dello smarrimento tra la Popolazione, decide di proporre all’Imperatore Carolus il progetto della costruzione di un Tempio... un Tempio che racchiuda in sé la Magia e il Misticismo delle grandi e antiche e insuperabili costruzioni che aveva visto nei suoi viaggi giovanili, un Tempio che possa accogliere le anime di tutti coloro che vogliono accostarsi al Divino nella sua Forma più Perfetta e Assoluta… un Tempio da accudire come fosse un Figlio. I Nobili, compresa l’importanza di questa Opera, accolgono la richiesta, e mettono i mastri costruttori migliori del Regno al lavoro. Drewenna, guidata dalla mano di Dana, di Brigit e di Ecnè fa giungere dalle Terre del Nord, grazie all’aiuto del suo popolo, la Pietra del Destino, che sceglie come la Prima e la Pietra Centrale del Tempio: questa viene consacrata e posta al centro del recinto sacro, a regalare la Pace al Regnum, ai Nobili e ai cittadini. E’ attorno a questa e a protezione di questa che i mastri costruttori costruiscono il cromlech, il cerchio di pietre, ed è grazie a questa che Ella dona a MediAevi Benessere e Prosperità. Ogni giorno uomini e donne si recano dalla Sacerdotessa al Tempio, ed Ella grazie all’Equilibrio che Brigit le dona fa convivere insieme cittadini e stranieri di Fedi diverse, che si accettano grazie alla Sua Saggia Guida e si aiutano grazie alla Via che Ella mostra Loro...”

Taliesin si ferma di nuovo… questa volta non continua il racconto...

“Credete alle mie parole? Ebbene, il mio racconto è veritiero e ispirato dalla Protettrice dei Poeti... ma se ancora in Voi esiste un dubbio, Vi invito a dissiparlo visitando le Terre di MediAevi soli, con le Vostre gambe e il Vostro Cuore. Sarete Voi stessi a rendervene conto coi Vostri occhi. Non ve ne pentirete, ve lo assicuro...”



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