Si è avvicinato, circospetto. Con calma. Lentamente.
Gli girava attorno, osservandolo con attenzione e malcelato desiderio. Poi d’improvviso, con un balzo, gli si è avventato contro. Peccato che la preda fosse già morta. Se fosse stata viva sarebbe stato uno spettacolo impagabile.
L’ha attaccata, succhiata. L’ha avvolta nella sua tela e l’ha lasciata lì. Passerà a riprenderla, ma intanto s’è tolto il gusto. Quel gusto così particolare e feroce per la caccia spietata. La caccia per la sopravvivenza.